giovedì 7 luglio 2011

storie di cuccioli

...E rieccoci qua! E' passato un pò di tempo dall' ultimo post, sono stata mooolto impegnata. La mia Rosy, magnifico cane da pastore di razza border collie, ha sfornato la sua prima ,e ahimè, ultima cucciolata. Siamo arrivate dal veterinario giusto in tempo per un cesareo d' urgenza, ma abbamo dovuto rimuoverle l' utero,che si era malamente lacerato...peccato. I cucciolotti inizialmente erano 7, ma uno è morto quasi subito,era molto più piccolo dei fratelli, il classico sfigato;quindi ora sono 5 maschi e 1 femmina, e io che volevo tante figlie di Rosy!Così è la vita!Rosy non è propriamente un cane, è una persona a quattro zampe,è una collega di lavoro infaticabile e bravissima, senza di lei sarebbe impossibile gestire le pecore. Due giorni dopo la sua operazione ero a spostare il recinto delle lanute,un pò disperata perchè mi scappavano da tutte le parti; ho provato a chiamare il cane di mio fratello, ma non arrivava...poco dopo, magicamente, le pecore sono tutte rientrate nel recinto,apparentemente da sole. Sollevata, ho chiuso le reti,poi ho visto sbucare tra l' erba le orecchie della mia Rosy! Mi aveva sentita chiamare e, zitta zitta è arrivata, con l' aria un pò colpevole,perchè le avevo vietato di venire con me! Ora, una settimana dopo, è di nuovo in piena forma, e io sono molto più serena.
Anche le pecore hanno partorito, ma questa stagione non è delle migliori...pensare che l' anno scorso non avevo perso neanche un agnello...ora invece ne sono morti tre in maniera piuttosto improvvisa,un' amica ipotizza una carenza di selenio, che negli agnelli causa miocarditi acute, approfondirò. In più ci si è messa anche la volpe, che è riuscita a portar via un agnellino appena nato da dentro le reti, con la batteria accesa. In questi periodi a volte ci chiediamo chi ce lo fare, di tenere animali e subire tutte queste grane; ma è più forte di noi, è un pò una malattia, quella che un mio amico pastore chiama la "bergerite acuta" (bergè=pastore),ed è inguaribile! Oggi a Montelepre piove e c'è una bella nebbia, sembra un pò di essere in Inghilterra, così fuori non si può lavorare più di tanto, mi sa che ci daremo ai lavori domestici, che d' estate effetivamente vengono un pò trascurati!

mercoledì 15 giugno 2011

arriva l'estate?

Sono un paio di giorni che è cambiata l'aria su di qua,finalmente si intravede un pò di estate...chissà se arriva! Dopo l' inverno lungo e freddo, e tuttala pioggia di questa primavera ne abbiamo proprio voglia. Finalmente è finita la scuola, così non c'è più la sveglia alle 6.30,e non c'è più da correre dietro a mille orari;ora mi godo un pò i miei pupi, mi piace un sacco quando sono a casa! Ieri, mentre io lavavo lana nella vasca di pietra in cortile, loro giocavano a correre con addosso gli stivali di gomma pieni d'acqua, erano uno spasso!  Ho spostato le pecore nei pascoli vicino a casa, prima erano più su,agli Eynard,una borgata un pò più in su. I momenti che passo a tirare le reti e spostare le pecore mi mettono sempre di buon umore, anche se a volte brontolo perchè magari devo far passare il recinto in un posto ripido o in mezzo alle "fougere" (le felci), alla fine sono sempre contenta! In questo periodo purtroppo devo dividermi tra troppe cose, oltre ai figlioli e le pecore devo anche pensare all'orto, che si sta pian piano ripigliando da tutta la pioggia, arrivano le prime zucchine, e i piselli sono a buon punto! Poi c'è il museo, fase di grandi traslochi, stiamo attrezzando i nuovi laboratori e sono sicura che ,una volta finito, sarà bellissimo, per ora è un bel delirio! E' ora di cominciare a lavare la lana, quest' anno ne ho raccolta un bel pò, quindi è meglio che mi dia da fare. Tra poco sarà il tempo delle marmellate, i lamponi sono già li che ammiccano,poi sarà la volta di ribes e mirtilli...però poi quando la cantina è tutta piena di vasetti, sai che soddisfazione!!! Qualcuno dirà che me le vado proprio a cercare, ma sono tutte cose belle, è un pò come fare un puzzle, le tessere ci vogliono tutte, se no restano i buchi, e io non voglio buchi nel mio cammino!

lunedì 13 giugno 2011

pecoranera

Rieccoci qua! Capita spesso che mi si chieda perchè ho chiamato la mia attività "pecoranera", beh, ci sono sostanzialmente due motivi: primo, le pecore nere (ne ho parecchie) mi piacciono un sacco, trovo abbiano mediamente più carattere rispetto alle bianche, sono più forti. La matriarca del mio gregge (comanda lei, mica l'ariete!) è nera, ed è una vera forza,oltrettutto ha un bellissimo vello ricciolino; la sua prima figliola, ancora più nera di lei, è quella che scappa dalle reti anche se la batteria dà forte (ovviamente nelle sue fughe si porta dietro tutte le altre), quando decide di partire nulla la trattiene! L' altra ragione per cui ho scelto questo nome  è un pò il riassunto della mia esistenza, sono sempre stata una pecora nera, e devo dire che ,col senno di poi, ne sono orgogliosa! Certo che da bambina non la vivevo benissimo, io ero sempre la diversa, quella che non aveva la televisione e il telefono, quella che non arrivava a casa in macchina (per il semplice motivo che non c'era la strada), quella che a mensa si portava il mangiare da casa (il buono costava troppo), e così via...Messa così sembra che io sia cresciuta nelle caverne, in realtà ora mi rendo conto che queste "mancanze" nella mia infanzia sono state ampiamente colmate con altre cose,infinitamente più importanti. Crescendo in un posto così isolato e selvatico si impara, inconsapevolmente, a vivere insieme a Madre Terra, veramente in armonia (non come certe amenità che vanno tanto di moda tra gli alternativi della domenica), si impara a seguire i suoi ritmi , a conoscere i suoi segreti più nascosti, a svelare magiche sorprese. Tante volte capita che chi passa di qua (tenete presente che adesso ci sono una strada carrozzabile, l'elettricità e il telefono) ci dica che ..."siete proprio coraggiosi, ma non avete paura di notte?"; io sorrido e rispondo che avrei più paura, cento volte di più, a passeggiare per Torino che a gironzolare da sola per i boschi, qua il peggio che posso incontrare è qualche cinghiale, che tanto va per la sua strada! Io so che se dovessi sopravvire di quello che mi circonda, non avrei problemi; so dove trovare quello che mi nutre, che mi cura, che mi riscalda, so che cosa è velenoso e cosa è buono...questo pensiero è estremamente rassicurante! Vivere qua mi permette di vedere tutti i giorni che cos'è veramente la bellezza, quella che ti toglie il fiato, che ti fa apprezzare di essere venuto al mondo; magari è solo un gioco di luce sulle montagne, o un agnello che nasce in mezzo a un prato, o una ragnatela dopo la pioggia, che sembra coperta di perle... ma quello che si prova è quanto di più completo posso desiderare di raggiungere. Ora tocca a me insegnare tutto ciò che ho imparato ai miei figli, e vi assicuro che nell' era della play station è un bella impresa!!!Ma io non demordo, e so che i messaggi restano,al momento giusto troveranno nelle loro testoline quello che gli serve per crescere, per costruire il loro percorso. Nel frattempo faccio del mio meglio per continuare ad essere una dignitosa pecora nera, la testa,con gli anni, diventa sempre più dura!

sabato 11 giugno 2011

un corso di feltro

Oggi è stata una giornata bella lunga,avevo in calendario uno dei miei corsi di lavorazione manuale del feltro,per la precisione "la borsa", quindi, dopo aver impostato la famigliola, mi sono fiondata a Torre Pellice, nella mansarda dove ho il mio piccolo laboratorio a preparare il campo! Come sempre mi sono divertita, mi piace molto trasmettere agli altri la mia passione per il feltro e la lana, le mie allieve sono sempre molto brave e rimango sempre affascinata dal modo in cui ognuno interpreta i materiali e gli strumenti che metto a disposizione. Oggi ho insegnato un nuovo metodo che ho escogitato per fare bellissimi fiori, è piaciuto molto e i risultati sono stati splendidi...ho anche fatto delle belle foto, ma ovviamente ho dimenticato la macchina in laboratorio! Non mi smentisco mai...
Per fortuna pare abbia smesso di piovere, a Montelepre torna finalmente un pò di sole, anche se il Vandalino ha ancora il suo cappellaccio di nuvoloni grigi. Pare che questa zona debba il suo appellativo, Montelepre, ai suoi antichi (un paio di generazioni addietro)residenti,si dice fossero un pò banditi...Oramai residenti fissi siamo rimasti in pochi,ma trenta/quaranta anni fa in ogni borgata c'erano almeno un paio di famiglie e pare che durante la resistenza vi abbiano trovato rifugio parecchi partigiani. Purtroppo ora le cosidette "baite" (io le considero CASE) sono molto ambite dai villeggianti, che le ristrutturano snaturandole completamente e poi si comprano il SUV perchè hanno la casa in montagna...sinceramete preferirei vederle crollare pian piano,piuttosto che dover condividere la montagna con certa gente! Nei prossimi racconti vi presenterò un pò per volta i veri abitanti di Montelepre, quelli che ci vivono tutto l'anno!

giovedì 9 giugno 2011

Incipit

Buongiorno a tutti!inizia qui il mio percorso da blogger,pensato per condividere con chiuque lo voglia idee, passioni dubbi e problemi...Io sono Sasha,una pastora un pò anomala!Vivo in un angolino di montagna situato in Val Pellice,50 km da Torino,sul confine con la Francia.I miei genitori (papàLuca indigeno, mammaJean è inglese!) hanno acquistato questo posto circa 35 anni fa,con l' intenzione di vivere in maniera il più possibile autosufficiente,perciò la lavorazione della terra e l' allevamento di animali hanno sempre fatto parte della mia vita. Io e mio fratello Robin siamo nati qua e abbiamo entrambi sviluppato una specie di assuefazione, non potremmo vivere in altri luoghi!...E infatti siamo ancora tutti qua insieme, con la rispettiva figliolanza, a pestarci amorevolmente i piedi!
La mia prima pecora l'ho avuta a 8 anni, si chiamava Spotty, e il ricordo di mammajean che fila e tinge la lana è uno dei capisaldi del mio essere. Il mio microgregge oscilla tra i 15 e 25 esemplari a seconda della stagione, ho scelto di allevare pecore sambucane perchè sono una delle razze autoctone piemontesi e la loro lana è particolarmente adatta ad essere infeltrita. La scoperta del feltro,avvenuta circa una decina di anni fa, è stata per me una vera rivelazione,è un metodo di lavorazione molto semplice,impatto ambientale zero, che permette di ottenere risultati stupefacenti!  seguendomi sarete aggiornati su corsi e iniziative in merito! Penso che terminerò qua il post, sento odore di bruciato,la mia piccola esplosiva bambina bionda (Amèlie,4 anni) stà sicuramente combinando qualcosa...